La costa Settentrionale di Mauritius, meno esposta al vento e alle intemperie stagionali, detiene le temperature più alte durante tutto l’anno. Per questo motivo èil cuore del turismo dell’isola. Qui infatti si può annoverare la più alta concentrazione di hotel e strutture turistiche.
L’area costiera nord è dunque considerata dai viaggiatori un piccolo paradiso perché dà la possibilità di riposarsi in piena tranquillità, godendosi le bellissime spiagge bianche e la coloratissima barriera corallina che le circonda e protegge.
Non mancano ad ogni modo anche i divertimenti: sono molto numerosi i locali dislocati lungo il litorale. Curati e ben organizzati per assicurare ore spensierate, con le loro attività mondane hanno fatto in modo che questa zona sia conosciuta anche come “Saint Tropez mauritiana”.
Molti sono i luoghi da visitare sul questo tratto di costa: si potrebbe iniziare dalla Baie aux Tortues et de l’Arsenal”. Questo luogo prende il nome dalle tartarughe marine che tempo fa si recavano qui per deporre le uova.
A seguire, segnaliamo il “Pamplemousses”: si tratta di un parco creato nel 1735 e che ospita più di 500 specie di piante, talvolta molto rare. La tappa successiva potrebbe essere il ”Poudre d’or” da dove sono ben visibili le sue isolette d’Ambre e Bernache.
Se ci si trova in vacanza con la famiglia, allora si potrà considerare l’idea di recarsi presso l’acquario di Mauritius, “PointeauxBiches”, che permette di ammirare da vicino gli abissi. Luogo incantevole per i bambini, ospita oltre 200 specie fra quelle che popolano le acque dell’isola.
Altri luoghi degni di nota sono i “frutteti di Labourdonnais”: qui sarà possibile scoprire le varietà più belle di piante da frutto tropicali e di fiori colorati.
Il tour della parte nord di Mauritius potrà dunque proseguire in direzione della “Baie du Tombeau”, denominata così per i numerosi naufragi avvenuti sul tratto di barriera antistante.
C’è poi il “Cap Malheureux”, punto di incontro dei giovani: questo posto è stato l’antica meta dello sbarco inglese nel 1810.
L’itinerario potrà prolungarsi in direzione della “Grand’ Baie”, una baia molto estesa che ha la particolarità di racchiudere quasi a cerchio le acque antistanti. Da semplice villaggio, questa località è ora divenuta uno dei centri turistici principali dell’isola, considerando che di sera si anima all’apertura dei numerosi locali.
Nella nostra esplorazione potremmo insierire anche “Pointe Aux Canonniers” (una lingua di terra che si specchia sulle acque di una laguna cristallina) e “Trouaux Biche”, un piccolo centro che ospita il Blue Safari Submarine, un sottomarino che effettua immersioni sottomarine per far scoprire ai turisti le bellezze dell’Oceano Indiano.
Questo percorso di scoperta della costa settentrionale di Mauritius è arricchito anche dalla presenza di varie attrazioni di tipo storico e culturale. Ne è esempio evidente la chiesa del tetto rosso di Cap Malheurex” che vanta dei bellissimi interni in legno e una stravagante acquasantiera a forma di guscio d’ostrica. Meriterebbe una visita anche il tempio di Maheshwarnath: è il tempio indù più grande e colorato del luogo, costruito nel 1819.